A.S.E.P.S.I.
Associazione Siciliana Etnea Persone Svantaggiate ed Invalide
Impianto cocleare
     Le informazioni sull'impianto cocleare sono tratte dall'articolo del Prof. Antonio Cesarani pubblicato sul sito www.fiadda.it
     L'impianto cocleare è il primo organo di senso
artificiale creato dall'uomo e può essere considerato, giustamente, una
delle innovazioni più importanti nel campo medico degli ultimi 10 anni.      Il fenomeno uditivo nell'uomo può essere così
sintetizzato:
     le onde sonore convogliate dal padiglione nel condotto uditivo
esterno impattano la membrana timpanica, la vibrazione viene trasferita al
martello, all'incudine ed alla staffa che gioca e si muove entro la finestra ovale;      il movimento a pedale o basculamento della staffa provoca
l'insorgenza di onde nei liquidi contenuti nella coclea e la sollecitazione
delle cellule contenute nell'orecchio interno che scatenano il fenomeno
elettrico con trasporto dell'informazione da parte del nervo ai centri nervosi
superiori ed alla corteccia rendendo cosciente la sensazione uditiva.      L'impianto cocleare e' indicato nei pazienti che
presentano sordità profonde bilaterali neurosensoriali che interessano la
coclea o anacusie bilaterali che non possono essere corrette dalla protesi
acustica tradizionale. In questi ultimi 2 anni si sta dilatando
l'indicazione anche ad alcuni tipi di sordità gravi, inoltre si sta
iniziando ad applicare un nuovo tipo di impianto denominato nucleare in
grado di stimolare i nuclei del tronco encenfalico quando la sordità e
conseguente a lesioni anche del nervo acustico.      La storia degli esperimenti di stimolazione elettrica
dell'apparato uditivo risale al 1.800
quando Alessandro Volta riferiva di sensazioni uditive conseguenti
all'applicazione degli elettrodi di una pila nel condotto uditivo esterno.      La sensazione uditiva riferita da Volta era simile al
ribollire di un liquido denso. Com'è noto la pila voltaica è un
generatore dì corrente continua e non è in grado di provocare sensazioni
uditive protratte nel tempo.      Successivi esperimenti condotti da Duchenne de Boulogne
e da Brenner, utilizzando stimolazioni con corrente alternata, dimostrano la
possibilità di evocare sensazioni durevoli nel tempo di intensità
proporzionale alla differenza di potenziale applicata e di qualità
correlata alla frequenza della corrente stessa.      Stevens nel 1937 sempre con corrente alternata studiò
e provocò sensazioni uditive in uno spettro di frequenza compreso fra 150 e
1200 Hz. con possibilità di discriminarle da parte del soggetto sottoposto
a tali tipi di stimoli.      Tutti questi esperimenti furono effettuati in soggetti
normoacusici.      Furono Eyries e Djourno nel 1957 per primi che, in un
paziente sottoposto ad intervento per l'asportazione di un colesteatoma
della rocca, infissero un elettrodo nel nervo acustico.      E giunsero gli anni sessanta determinanti ai finì
dello sviluppo della metodica grazie ai contributi di William House che
dimostrò come fosse possibile introdurre nella coclea per una lunghezza
di 20 mm, una serie di elettrodi attraverso la finestra rotonda. Con questa
tecnica venne impiantato per la prima volta un soggetto cofotico
utilizzando 5 elettrodi attivi più uno di riferimento collegati ad una
bobina alloggiata sottocute in zona retroauricolare eccitata dall'esterno
per induzione elettromagnetica. I risultati dei primi 10 impianti furono
presentati a Venezia nel 1973
durante il Congresso Mondiale dì ORL.      Successivamente altri autori hanno stimolato il nervo
acustico per generare sensazioni uditive in pazienti che lamentavano
sordità neurosensoriale profonda, ricordo Zollner e Keidel, Doule, Blair
Simmons, Clark, Michelson e Merzenik.      Vennero realizzati in questi anni '70 due tipi di
impianto cocleare: uno con elettrodi di stimolazione posti sul promontorio o
in prossimità della finestra rotonda (extra cocleari) e l'altro con
elettrodi inseriti nella rampa timpanica passando attraverso la finestra
rotonda (intracocleari).      Sempre negli anni '70 House propose un nuovo impianto
intracocleare costituito da I solo elettrodo attivato da una bobina
sottocutanea per induzione elettromagnetica.      In Europa il francese Chouard, gli inglesi Donek e
Moore e gli austriaci Burian e Hochmaier si dedicarono alla messa a punto di
un sistema di stimolazione intracocleare multicanale. Si segnala che la
scuola di Bordeaux nel 1984 sperimentò un sistema extracocleare monocanale
posto a contatto con la
finestra rotonda; sempre negli anni ottanta, presso l'Università di
Melbourne, Clark ed altri
realizzarono un prototipo di impianto cocleare multielettrodo che attraverso
successive versioni è arrivato ad avere 22 elettrodi e che rappresenta il
prototipo di impianto da cui derivano quelli attuali.      Gli sforzi e le innovazioni proposte in questi anni non
riguardano tanto l'intervento chirurgico quanto i problemi
elettrofisiologici e bioìngegneristici in continua evoluzione.      L'impianto attualmente utilizzato è costituito da una
parte esterna e da una parte interna impiantata chirurgicamente:      Schematicamente la parte
esterna è costituita da: ·
Microfono ·
Eleboratore di suoni (Speech Processor) ·
Trasmettitore (collegato al microfono e all'elaboratore
tramite sottile cavo) quella interna
da: ·
Ricevitore ·
Elettrodi      Il funzionamento dell'impianto prevede la ricezione dei suoni (la parte del
microfono, posto nel solco retroauricolare come in una protesi
retroauricolare, ed il successivo invio all'elaboratore (speech processor).
L'elaboratore (che si può tenere in tasca) elabora mediante tecnologia
digitale il messaggio elettrico che giunge dal microfono secondo un certo
codice che viene chiamato strategia di codifica.      L'energia elettrica trasformata in onde
elettromagnetiche viene inviata dal trasmettitore al ricevitore (impiantato
sotto la cute in una nicchia dell'osso) e condotta quindi agli elettrodi
inseriti nell'interno della coclea. Gli elettrodi attivati stimolano le
fibre nervose del nervo acustico che a sua volta invia messaggi al
cervello.      Ogni elettrodo dà una sensazione sonora diversa per
frequenza.
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